“Senza più perdermi”: Jack Scarlett utilizza la musica come strumento contro il bullismo

Dopo aver raggiunto risultati straordinari con “Discorsi a Metà“, conquistando la #1 della Top 50 emergenti e la #10 dei 100 artisti più ascoltati di Dicembre 2023, il cantautore e rappresentante della comunità LGBTQ+ Jack Scarlett torna in radio e nei digital store con “Senza più perdermi” (Keyrecords), una struggente e potentissima poesia in musica contro il bullismo.

In questa nuova attestazione del suo talento da fuoriclasse e della sua assoluta sensibilità artistica, Jack Scarlett si immerge in un tema profondamente personale e sociale. Il brano è un tributo alle vittime di bullismo, un inno di resilienza e speranza per chiunque abbia affrontato simili sfide. Attraverso la sua musica, Scarlett non si limita a creare un’opera d’arte, ma costruisce un’ancora di salvezza, un rifugio e un abbraccio di incoraggiamento per coloro che combattono silenziosamente contro le cicatrici fisiche e animiche lasciate da queste esperienze traumatiche, ancora troppo spesso rimaste impunite.

Con “Senza più perdermi”, l’artista nato a Roma e cresciuto a Milano si pone come voce di sostegno e guida per chi è vittima di tali violenze, spesso sottovalutate dalla società, ma profondamente dannose per l’integrità emotiva e psicologica dell’individuo. Scarlett esplora con la delicatezza, l’empatia e l’eleganza che lo contraddistinguono sin dalla sua prima release la complessità dell’esperienza di chi subisce atti vessatori, dando voce alle loro storie, alle loro lacrime, ai loro silenzi e tutti i sentimenti nascosti in quei cuori spezzati da gesti e parole che sanno ferire più di mille lame. Le sue release diventano uno spazio di ascolto e comprensione, dove le emozioni relegate in ombra trovano luce, espressione, comprensione e accettazione.

«Qualche settimana fa – dichiara – ho subito un’aggressione in stazione, dopo la quale sono tornato a casa estremamente terrorizzato. Per giorni non sono riuscito ad uscire, avevo paura anche ad avvicinarmi alle finestre ed essere visto da questa società bestiale. Per ogni minimo spostamento, mi facevo accompagnare in auto, con la fobia anche solo di avvicinarmi ad una stazione. Gli sguardi della gente erano come pugnalate; questa esperienza mi ha creato un trauma ed una fortissima ansia sociale, per questo motivo ho sentito la necessità di raccontare questo fenomeno che non è più tollerabile e mettermi in prima linea per combatterlo. Per me è un grido disperato, contro queste baby gang, un grido per farci sentire da politici e forze dell’ordine per sorvegliare maggiormente le strade, anche di giorno. Vogliamo essere tutelati, abbiamo il diritto di esserlo».

Il tema del bullismo viene raccontato non solo come un problema individuale, ma come un fenomeno culturale e sociale che richiede maggiore attenzione e tempestivi interventi. L’arte autentica e poliedrica di Jack Scarlett si corrobora di un senso di missione, diventando un mezzo per stimolare il dialogo, la condivisione e la consapevolezza su un argomento tanto discusso quanto complesso. Con il suo tocco unico, la sua urgenza espressiva e la comunicazione profondamente empatica, diretta e intuitiva, Jack non solo canta per chi ha sofferto, ma lancia anche un appello alla comunità per una maggiore comprensione volta a promuovere un’efficace ed immediata azione collettiva.

Il passaggio «Ho creduto di essere come un errore, sul foglio del mondo, come se l’amore non facesse per me», cattura la sofferenza interiore e la lotta per l’accettazione di sé che molte vittime di bullismo affrontano. Queste parole riflettono un senso di alienazione e disperazione, dipingendo l’immagine di un individuo che si sente escluso e incompreso dalla realtà che lo circonda. L’artista, con una sensibilità che tocca e accarezza il cuore, esprime la battaglia interna per superare il dolore e ritrovare la propria identità.

«Sono cresciuto nell’ombra dell’insicurezza, in quell’angolo oscuro, a piangermi addosso gocce di futuro chiuse nelle lacrime» prosegue il testo, rivelando tra liriche che racchiudono frammenti d’anima un’intensissima riflessione personale. Scarlett descrive il processo di crescita e maturazione attraverso la sofferenza, sottolineando come le esperienze traumatiche abbiano influenzato la sua percezione del futuro. Tuttavia, c’è anche un senso di forza che emerge da queste parole, suggerendo che, nonostante le sfide, è possibile trovare la luce e la speranza.

E nel messaggio liberatorio del ritornello – «Oltre la malinconia, oltre le notti feroci dei miei incubi, io volerò senza più limiti» si cela il cuore pulsante di questo inno anti-violenza. Qui, l’artista invita all’ascesa oltre le difficoltà, rammentando che oltre il buio della disperazione c’è la possibilità di volare liberamente, senza i limiti imposti dal giudizio altrui o dalle proprie paure. Una planata su orizzonti di serenità e riscatto, che nel verso-chiave «dolci pensieri e lievi brividi, lontano da qui, senza più perdermi» infonde pace e accettazione, in un cammino opposto alla confusione e all’angoscia che caratterizzano i passi quotidiani di chi subisce bullismo. La ricerca di un senso di appartenenza e di comprensione che va oltre il dolore per fluire nell’essenza più pura di ciò che siamo, con tutte le meravigliose peculiarità che ci contraddistinguono.

In “Senza più perdermi”, Jack Scarlett non solo condivide la propria esperienza personale, ma tende anche la mano a tutti coloro che si sentono persi, alienati e oppressi. Con una composizione che bilancia abilmente vulnerabilità e forza, l’artista dona al suo pubblico un vero e proprio manifesto per coloro che cercano di ritrovare la propria voce e il proprio posto in un mondo spesso ostile. Questo brano non solo parla al cuore, ma anima e ispira l’ascoltatore a cercare la propria liberazione e il proprio volo nella direzione dei sogni che, per troppo tempo, ha tenuto chiusi in un cassetto di sofferenza.

«”Senza più perdermi” – continua l’artista – è un messaggio di forza e speranza a tutti quei ragazzi che subiscono questo crimine, ancora oggi troppo spesso rimasto impunito. Voglio essere per loro una spalla, che nel mio piccolo possa aiutarli e sostenerli. Questo brano è un omaggio a tutte quelle persone che proprio a causa di queste violenze si sono tolte la vita: nelle strofe racconto dettagliatamente la sofferenza che anch’io, in prima persona, ho provato e vissuto nel mio periodo scolastico, mentre nei ritornelli canto ciò che le persone che arrivano a fare gesti tanto estremi agognano, con la speranza che tutta questa cattiveria gratuita abbia fine».

Il videoclip ufficiale che accompagna il singolo, diretto da Chiara Bettiga e girato al Multiset Studio di Milano Bicocca, include la partecipazione di influencer e attivisti come Eddie Bunny, celebre portavoce della comunità gay. Il video rappresenta varie realtà discriminate, creando un potentissimo messaggio audiovisivo di inclusione e comprensione.

«Nel videoclip – conclude Scarlett – ho cercato di racchiudere più realtà discriminate possibile. C’è Eddy Bunny, tiktoker e attivista con centinaia di migliaia di followers che si erge come portavoce della comunità gay. Sono presenti anche una donna che canta contro la violenza sulle donne, e la molestia ed una persona genderfluid che ha scelto di metterci la faccia per sostenere tutta la comunità trans e gender neutral»

“Senza più perdermi” si eleva quindi ben oltre il valore artistico, tecnico ed interpretativo, distinguendosi per l’importante impatto sociale e umanitario. Jack Scarlett, con questo piccolo capolavoro musicale, si riconferma come un musicista di eccezionale talento, ma anche e soprattutto come un interprete impegnato ad utilizzare le sue doti e la sua dedizione per far luce su questioni cruciali, portando speranza e cambiamento nella vita di chi lotta ogni giorno contro abusi e giudizi. La sua musica diventa un mezzo per esprimere e condividere esperienze difficili, fornendo conforto e ispirazione a coloro che combatte per trovare la propria voce.

Questo singolo è un chiaro esempio del potere della musica di andare oltre l’intrattenimento, diventando un veicolo per il cambiamento sociale e la comprensione umana. Jack Scarlett canta per gli oppressi, ergendosi come un modello di forza e resilienza e incoraggiando chiunque si trovi in situazioni simili a non perdere la speranza e a lottare per i propri diritti. La sua passione e la sua autenticità, rendono il brano un’opera destinata a lasciare un’impronta duratura nel panorama discografico contemporaneo.

“Senza più perdermi” riecheggia il grido di chi è stato silenziato, avvolgendo in un abbraccio d’amore tutti coloro che si sentono soli e fungendo da promemoria che ci ricorda che, nonostante le sfide, è sempre possibile trovare il proprio cammino e non perdersi più.

In un mondo che ha disperatamente bisogno di empatia e comprensione, “Senza più perdermi” di Jack Scarlett è più di una canzone, è una missione, un messaggio di speranza e una guida verso un futuro più gentile e inclusivo per tutti.