Gemini: La volta buona e i ricordi di Natale

Siamo giunti al momento dell’anno più felice e ricco di ricordi e nostalgia. Anche per Antonio Sambalotti, in arte Gemini, è giunto il momento di godersi il meritato riposo dopo l’uscita e gli ottimi risultati del brano La volta buona. Per il cantautore nativo di Anagni un anno ricco di novità, istanti e attimi che ne hanno cambiato la carriera, un anno di rinascita personale e artistica. Un anno di cambiamenti e di nostalgia, di eventi e di musica. La volta buona il momento chiave di questo 2023, un brano di speranza, coraggio e determinazione per raggiungere i propri obiettivi. Una canzone dedicata alle donne in un momento storico particolare.

Un brano che vede protagonista il calcio femminile, ma come mai questo sport per lanciare il tuo messaggio?

L’idea nasce dalla mia esperienza diretta come allenatore di una squadra femminile di calcio. Il Frassati Anagni è stata anche una delle prime realtà femminili del territorio e del paese. Insomma, ho vissuto direttamente gli stereotipi e la scarsa considerazione verso le ragazze che giocano a calcio. Mi è sembrato giusto raccontare questa storia di rinascita e speranza per le donne attraverso questo sport.

Se non sbaglio sei tra i primi a rappresentare il calcio femminile in un brano. Potresti anche aver dato una visibilità importante al movimento.

Non so se in passato ci siano stati altri brani dedicati al calcio femminile. Mi fa piacere se riesco a dare una mano nel mio piccolo per un movimento importante e nella quale credo. Spero che possano esserci in futuro anche altri artisti che riescano a dare il loro contributo. E perché no, magari riuscire a dare eco anche ad altri sport femminili. Anche perché le donne da sempre portano grandi risultati nello sport.

Il brano racconta di quest’inno di speranza per le donne, ma anche un momento di rivalsa che possono vivere in tanti?

Questo brano racconta la mia storia e la storia di tanti altri. Ognuno di noi vive o ha vissuto dei momenti di difficoltà. La vera forza sta nel come rialzarsi, di come reagire alle difficoltà e di come superare quei momenti. Solo mettendo se stessi si possono superare gli ostacoli e raggiungere i propri obiettivi. La vera forza di questo brano, sta nel superare i propri limiti per raggiungere un traguardo. Quando uno si pone un obiettivo, non deve assecondare inutili pregiudizi, ma dare tutto quello che può.

L’anno scorso anche un brano di Natale per i Gemini, un brano con i bambini delle Dolci note e dedicato ai bambini dell’Ucraina. Un messaggio di speranza che rimane importante ancora oggi per quello che accade nel mondo…

Esattamente! L’anno scorso, con il precedente assetto, abbiamo deciso di fare un brano di Natale. L’idea di allora era di proporre un brano natalizio che in qualche modo fosse un messaggio di speranza anche per quei bambini. Oggi come allora abbiamo bisogno di speranza. È straziante vedere quello che accade nel mondo. Speriamo in un 2024 ricco di pace e bontà.

Il Natale è un momento anche di pace e condivisione. Un momento da trascorrere con la famiglia e gli amici. Tu come lo vivi questo periodo di festa?

Questo è un periodo particolare. Purtroppo io e mio fratello abbiamo perso i genitori alcuni anni fa. Per noi il Natale è una festa che sentiamo, ma che negli anni ha perso un po’ di quell’atmosfera magica. In questo periodo ti senti solo, senza l’affetto dei tuoi cari e non trovi la gioia di festeggiare. Tuttavia, con gli anni ho anche capito che c’è chi sta peggio. Che ci sono persone che il Natale lo vivono con ancora più difficoltà, ma che non si arrendono. Il mio augurio va a loro.

Quanto è importante che la musica lanci messaggi di pace e speranza. Anche in un periodo come quello attuale, fatto di guerre, povertà e crisi?

Credo che sia uno dei compiti della musica sensibilizzare certe tematiche. Noi artisti dobbiamo cercare di fare il nostro per dare quel qualcosa in più. Non è certamente obbligatorio lanciare un messaggio, ma noi artisti dobbiamo anche dire la nostra. Altrimenti ci limitiamo alle canzonette e abbandoniamo definitivamente il ruolo sociale della musica.

Un bilancio di quest’anno lo hai fatto?

È stato sicuramente un anno molto bello e molto complicato, ricco di sorprese, eventi, musica e cambiamenti. Tuttavia, non mi posso lamentare e lo considero un anno estremamente positivo e pieno di soddisfazioni. Poi, con La volta buona sto coronando un nuovo sogno. Insomma, nonostante tutto, il 2023 è stato un anno importante per me e per la mia carriera. Mi sono dovuto reinventare, ma sento che questo è il percorso giusto per me.

Un anno di contraddizioni, un anno da vero Gemini?

Quel nome mi accompagna da una vita e non l’ho voluto abbandonare. È un nome che mi rappresenta e rappresenta il mio segno. Ricordo che il nome venne scelto su una panchina insieme a Giuseppe, uno dei miei migliori amici. Era forse il 2002 e anche lui si stava approcciando alla musica. Così, abbiamo voluto fondare una band con il nome di Gemini, alla quale poi si aggiunse anche mio fratello. Insomma, corsi e ricorsi che mi portano ancora oggi a tenere il nome e vivere Gemini con tutte le contraddizioni.

Il Natale è anche il momento dei ringraziamenti. C’è qualcuno che ti senti di ringraziare?

Ci sono tante persone che vorrei e dovrei ringraziare per essere qui oggi. Partendo dalla mia famiglia e in particolare i miei genitori, loro mi hanno permesso di studiare e di essere la persona e l’artista che sono. Loro hanno sempre creduto in me! Poi, vorrei ringraziare Mario Schilirò, lui ha preso me e mio fratello in un momento di difficoltà e ci ha dato speranza e voglia di continuare. Infine, vorrei ringraziare la mia compagna Serena, senza di lei e senza la sua determinazione non sarei qui e non avrei fatto tante esperienze. Una vera ancora di salvezza per me.

Invece il 2024 che anno sarà per Gemini?

Sarà un anno ricco di sorprese e di progetti. Non vedo l’ora di poter svelare presto tutte le novità. Ci sarà da divertirsi con tanta buona musica.