Occhi Rossi il primo singolo do DR4MMA in collaborazione con MMLINE PRODUCTION RECORDS

Alessio Bontempi in arte Dr4mma nasce a Tivoli il 14 Maggio del 2005, vive attualmente a Tivoli in provincia di Roma, frequenta il quarto anno nell’istituto enrico fermi di tivoli nel ramo grafica e comunicazione. La più grande passione è la musica che lo accompagna fin da piccolo, grazie a padre musicista e cantante ha conosciuto questo fantastico mondo nel quale ha iniziato a fare i primi passi all’età di 12 anni studiando canto nella cuore in musica accademy con la vocal coach Johanna Pezone con la quale comincia un percorso artistico lo porta a conoscere la discografica e Manager Maria Totaro dell’etichetta la MMline Production Records dove nasce il suo singolo “ Occhi Rossi “ scritto dall’autrice Vicentina Giorgia Brunello e prodotto dal Producer Vittorio Conte
( due dischi d’oro) Thomas amici16 della Jericho Studios
Alessio tutt’ora ha dato il via alla produzione di altri inediti e continua a studiare canto e pianoforte. Nel tempo libero mi piace giocare a basket con i miei amici. In tanti fanno la domanda “cosa vuoi fare da grande” ed io ho sempre risposto con <<voglio fare il cantante>> e solo adesso mi rendo conto che è un sogno realizzabile con la giusta dedizione e impegno. La registrazione del mio videoclip girato in casa è stata oltre che una nuova e bellissima esperienza è stata anche molto emozionante perché anche mia madre ha preso parte al video.
quello che voglio far arrivare a tutti i ragazzi della mia età è il valore e l’importanza della famiglia, anche se ci troviamo in un’epoca nella quale si dà molta più importanza ai beni materiali che ai legami familiari.

Spiega l’autrice: “Occhi rossi” è una richiesta d’aiuto, di perdono.  È il rimorso che lentamente corrode le pareti dello stomaco, la rassegnazione che toglie la forza di provarci.
Il brano affronta un argomento attuale e, purtroppo, sempre più diffuso al giorno d’oggi.
Riflette una società sempre più sorda e cieca di fronte ai problemi dei giovani, costretti a combattere da soli i loro mostri. “Nella notte scura parlo con i mostri” recita un verso del testo, a dimostrazione del fatto che spesso si è costretti a medicarsi le ferite da soli, inermi, in attesa che qualcuno allunghi la mano per riportarci a galla. La nostra realtà conta sempre più minacce di suicidio e comportamenti autolesivi, disturbi del comportamento alimentare, conflitti fra genitori e figli, dipendenze da droga e psicofarmaci. Spesso i giovani diffidano degli adulti, “non possono capire” dicono. Il problema è che più si è in conflitto con se stessi, più si tende ad isolarsi, quasi come fosse un segreto da custodire sotto chiave. Perché sarebbe più la vergogna di fronte al volto di un genitore deluso, che il sollievo di aver condiviso il dolore con una persona fidata.
“Chiedo scusa a mamma che c’ha gli occhi rossi”: sono le preghiere di un figlio rivolte alla madre, che davanti ai problemi del ragazzo si sente disarmata, inutile, spaventata.
Allora non le resta che versare tutte le lacrime che ha in corpo, finché il bruciore agli occhi sia più forte del dolore che porta nel petto. Il videoclip ritrae il ragazzo chiuso tra le mura di casa, quasi in trappola, quasi soffocato, che trova conforto solamente tra le braccia della madre, unica fonte di speranza. In fin dei conti siamo umani dopotutto e in quanto tali siamo soggetti all’errore, a cadere e a sbucciarci le ginocchia. L’importante è saper afferrare più forte possibile la mano che ci presta soccorso e lasciarsi ascoltare, capire, salvare.