Louise Goffin arriva con il suo nuovo singolo Backseat

Louise Goffin non ha bisogno di presentazioni, ma con “Backseat” si conferma un’artista che sa come farti sentire le cose dentro. Questa non è solo una canzone, è un vero e proprio viaggio emotivo che ti prende fin dal primo ascolto. Se ti sei mai sentito un passeggero della tua stessa vita, beh, questa traccia è per te.

La base, con quelle note che sembrano venire da un altro mondo, ti trascina subito dentro. C’è un mix di malinconia e di forza che si incastrano alla perfezione. La voce di Goffin, che è sempre così piena di personalità, ti accompagna in questo viaggio, a volte sussurrando, a volte urlando tutta la sua rabbia.

Il testo è il cuore pulsante di “Backseat”. Goffin parla chiaro, senza tanti giri di parole: stanca di essere in balia degli eventi, stanca di stare seduta nel “sedile posteriore” mentre qualcun altro guida la sua esistenza. È una sensazione che penso abbiamo provato tutti, quella di non avere il controllo, di essere semplici spettatori.

Ma non pensare che questa sia una canzone triste e basta. “Backseat” è una vera e propria dichiarazione di intenti. Goffin urla che ha intenzione di prendere il volante, di farsi sentire, di smetterla di farsi guidare da altri. C’è un’energia pazzesca in questo messaggio, una voglia di rivalsa che ti contagia.

La cosa bella di questa canzone è che ti fa riflettere senza essere pesante o pretenziosa. Goffin riesce a trasformare le sue esperienze personali in qualcosa di universale, in cui ognuno può ritrovarsi. E lo fa con una sincerità disarmante, che ti fa sentire immediatamente connesso.

“Backseat” non è una di quelle canzoni che ascolti una volta e poi ti dimentichi. Ti entra dentro, ti fa ballare un po’, ma soprattutto ti fa pensare. È una specie di “basta” gridato a chi ti sta guidando, un invito a prendere in mano la tua vita. Louise Goffin, con questa traccia, ti fa capire che è giunto il momento di afferrare il volante.