Con The Cycle, DI MARTINELLI consolida il suo status di DJ e produttore underground di Anversa. Su Clare Records, questa traccia è pensata per essere riprodotta a ripetizione. Non perché sia ​​una cosa promozionale da dire, ma per la sua natura. Si chiama The Cycle, un titolo che strizza l’occhio sia al testo che al modo in cui è strutturata la canzone.

Dopo i singoli Tides e Msaada, DI MARTINELLI pubblica The Cycle, un brano che ha attraversato alcuni cicli a sua volta. DI MARTINELLI: “L’avevo scritto come base per un’altra uscita, che è stata accantonata, ma non dimenticata. L’ho ripreso durante la pandemia. Dopo averlo lasciato riposare per così tanto tempo, sentivo ancora che la struttura e la melodia avevano le caratteristiche di un grande brano”.

Tutto è cicli

Quella fantastica traccia consiste in un inizio lunatico, che si accumula rapidamente fino a un ritmo frenetico. Il testo e le battute lavorano insieme per sottolineare il messaggio del brano: tutto è ciclico. Tutto continua a tornare. Le parole lo fanno, i temi musicali lo fanno e tutto nella vita lo fa, il che significa che alla fine non ci sono vincitori, né ci sono perdenti. Una presa di posizione matura, che si sente per tutta la pista. DI MARTINELLI decostruisce e stratifica la voce, facendo sentire The Cycle impaziente e pieno di determinazione allo stesso tempo.

Sebbene ripetitivo, il ciclo in qualche modo sembra nuovo ad ogni turno. Forse è il sorprendente (ma fioco) frastuono metallico dei sintetizzatori. Forse è la voce riverberante. Forse è quel doppio tempo che batte le uova in pista fino alla sua fine agrodolce. Più probabilmente, quello che senti è un produttore che ha trovato un modo per fondere l’eleganza con l’elettronica, catturando un’atmosfera da club e una certa serenità.