Battista ci guida attraverso le acque torbide dell’amore tossico in “Come Due Squali”

Dopo aver chiuso il 2023 facendoci ballare sul dancefloor dei ricordi di una “Stronza Emozione”, Battista si appresta a conquistare l’estate 2024 con un nuovo singolo che promette di scuotere menti e cuori del pubblico, “Come Due Squali” (Cosmophonix Artist Development/Altafonte Italia).

Scritto dallo stesso cantautore sardo a quattro mani con Hanashi e composto da Renato Patriarca e Niccolò Terranova, il brano è un tuffo nelle profondità oscure delle relazioni tossiche, mantenendo lo stile incisivo e coinvolgente che ha reso Battista uno degli artisti più promettenti della scena musicale italiana contemporanea.

“Come Due Squali”, narra il lato più cupo e torbido dell’amore, che viene descritto come una dipendenza distruttiva. Il titolo stesso è una metafora che racchiude l’accezione del testo: alla fine, uno dei due partner viene mangiato, divorato dall’altro, dalle gelosie, dalle incomprensioni o da se stesso, lasciando dietro sé un oceano di disillusioni, un terreno di gioco senza vincitori, con dolorose lezioni da imparare. Battista non tradisce il suo stile unico, intrecciando la sofferenza con un sound carico, dritto verso una dimensione ancora più dance, un vero e proprio sfogo personale sui cuori infranti.

Il brano inizia con un’immagine di disillusione e rassegnazione: «Ho il cuore a pezzi, bevo un altro drink, che poi di te mica importa più, noi siamo in pista pronti a farci male, mi dico basta, tanto è sempre uguale». Queste parole evocano il ciclo ripetitivo di una relazione deleteria, in cui il dolore è una costante e la speranza di cambiamento sembra un’irraggiungibile chimera.

Il ritornello, «Non ho più voglia di ascoltare canzoni d’amore con te. Io non riesco più a respirare, che faccio? Mi chiudo in un bar. Ai ai, mi fa male. Ai ai, datti da fare, che tardi, che tardi, che tardi e devo andare», esprime la sensazione di soffocamento e il desiderio di fuga da un abbraccio che il tempo e le delusioni hanno trasformato in una morsa. Una rappresentazione struggente della claustrofobia emotiva che si prova quando si è intrappolati in un rapporto malsano, in una storia che imprigiona anziché liberare le potenzialità di entrambi i partners. E nel ripetersi di «Ai ai, mi fa male», l’artista traduce in musica un grido di dolore e una richiesta di cambiamento necessaria per riprendere in mano le redini della propria vita.

In uno dei passaggi più intensi della traccia, Battista canta «come due squali persi e attratti in riva al mare, se non ci abbiamo siamo soli, anime vuote», un’immagine che dipinge la dualità dell’attrazione e della distruzione, sottolineando come, nonostante la vicinanza fisica, l’assenza di una connessione interiore autentica lasci nel cuore ferite profonde. Ferite che nel verso «Come due cicatrici, rimani su di me» simboleggiano le lesioni animiche, le conseguenze che permangono anche dopo la fine della storia.

«”Come Due Squali” – dichiara l’artista – è una riflessione su quanto l’amore possa diventare una trappola se ci troviamo in un rapporto che ci fa del male, in un rapporto nocivo. Volevo trasmettere il dolore e la confusione che si provano, ma anche il coraggio necessario per uscirne. Questo pezzo è un grido di aiuto e una dichiarazione di forza, per ricordarci che meritiamo tutti un amore sano e rispettoso.»

Le parole di Battista sottolineano la duplice natura di “Come Due Squali”: una canzone che da un lato mette a nudo la sofferenza causata da un amore tossico, e dall’altro celebra la resilienza e la capacità di trovare la forza per rompere il ciclo autodistruttivo.

Un invito a riconoscere e affrontare le dinamiche lesive e sabotanti all’interno dei rapporti di coppia che trasmette un messaggio di consapevolezza e coraggio: bisogna avere la forza di lasciare andare ciò che ci danneggia, anche quando è doloroso.

Con “Come Due Squali”, Battista ci offre un nuovo capitolo della sua evoluzione artistica, continuando a raccontare e a raccontarsi con sincerità. Questo singolo è una mano tesa per guardarci dentro, per riconoscere le nostre ferite e trovare il coraggio di guarirle. Attraverso la sua musica, Battista ci invita a riflettere sulle nostre esperienze, a comprendere il valore dell’autenticità e a trovare il coraggio di abbandonare ciò che ci ferisce, in un viaggio tra le note che parla al cuore di ognuno di noi.