Atlas Maior arriva con il nuovo singolo Basalt

Atlas Maior, il gruppo progressive jazz e world music acclamato dalla critica, annuncia l’uscita del loro nuovo singolo “Basalt”, in uscita il 21 ottobre. L’uscita è il secondo singolo (il primo singolo “Zagreus” uscirà il 14 ottobre) dal loro attesissimo album Hadal, in uscita all’inizio del 2023. La band celebrerà l’uscita dei singoli il 22 ottobre al Kenny Dorham’s Backyard di Austin alle 21:00 CT. Ustad Nizami Qawwal si esibirà alle 19:00.

Atlas Maior crea musica originale che combina elementi delle tradizioni musicali del jazz progressivo, mediorientale, latinoamericano e indiano. I membri della band Joshua Thomson (sassofono contralto, flauti) e Josh Peters (oud, lavta) creano un suono unico che bilancia momenti intimi di sincerità con melodie potenti e passaggi ritmici incendiari, sostenuti da una sezione ritmica di prim’ordine. Atlas Maior scrive melodie originali esplorando il maqamat (sistema modale mediorientale) e le progressioni armoniche del jazz americano. Il gruppo compone con un’ampia varietà di ritmi e incorpora strumenti tradizionali tra cui hulusi cinese, tabla indiana, kanjira e doumbek mediorientale.

“Basalt” è una composizione sonora espansiva che riflette l’evoluzione della band dai primi giorni come trio nell’insieme completo che è diventato. Atlas Maior, che è co-guidato da Josh Peters e Joshua Thomson, ha forgiato una sfaccettata cavalcata creativa dal loro quintetto completo al Tabla Trio (con Jason McKenzie), al progetto improvvisato Atlas Maior: Palindrome (ispirato al doppio album di Atlas Maior Palindromes), o collaborazioni con cantanti ospiti (“Nazuk, Ya Ali” con Ali Pervez Mehdi).

“Basalt” è unico perché unisce le due sezioni ritmiche e per la prima volta due batteristi eseguono due drum kit insieme (Del Bosque e Parks). L’approccio di Peters alla scrittura per due batteristi è influenzato dal Ghanian Highlife e dal ritmo 4/4 arda janubian dell’Arabia Saudita meridionale che ha somiglianze nel tatto con la samba brasiliana. La melodia iniziale del pezzo è stata scritta da Thomson e fortemente influenzata da Ornette Coleman, come si può sentire nella melodia introduttiva rubato eseguita dal sassofono contralto e dall’oud, che è un allontanamento dai precedenti approcci di Atlas Maior con questa strumentazione. Insieme Peters e Thomson hanno costruito la visione generale e la forma di “Basalt”, consolidando la progressione di accordi e sviluppando l’arrangiamento generale e varie sezioni del pezzo.