Alessandro Bencini: “Ecco come nasce la mia passione per la musica per immagini”

Il film “Fatti vedere,” la commedia sentimentale diretta da Tiziano Russo e prodotta da Eagle Pictures, è accompagnata dalla colonna sonora scritta dal talentuoso compositore milanese Alessandro Bencini. Il film è uscito al cinema il 6 febbraio e nel cast vede la presenza di Matilde Gioli, Francesco Centorame, Pierpaolo Spollon e Asia Argento. Ecco la nostra intervista a Bencini.

Com’è avvenuto il lavoro per la colonna sonora del film Fatti vedere?

Come spesso capita, il processo creativo è cominciato con il dialogo con il regista, Tiziano Russo. Abbiamo individuato insieme lo stile e la direzione delle musiche che meglio rappresentasse la storia. Tiziano desiderava usare molta musica tra cui parecchie canzoni. Ho avuto la fortuna di scrivere e collaborare con tanti giovani artisti italiani per le canzoni e mi sono divertito sperimentando un suono nuovo, ricco di percussioni inusuali, per raccontare gli aspetti di commedia del film. Anche in questa occasione abbiamo avuto l’onore di registrare con i migliori musicisti italiani per ottenere un risultato di cui andiamo molto fieri.

Come nasce la tua collaborazione con Eagle Pictures?

Conosco la società da molti anni e ho già collaborato con essa diverse volte. Il rapporto con il produttore esecutivo Gianluca Leurini e quello artistico Roberto Proia si è consolidato nel tempo e ho la fortuna che abbiano pensato a me per questo film. La loro ripetuta fiducia e il supporto artistico e operativo che offrono al compositore e al reparto musiche mi permettono di svolgere il lavoro al meglio, con creatività e serenità.

Per quale film del passato avresti voluto scrivere la colonna sonora e perché?

Sento di sedere sulle spalle di giganti. I film del passato che più mi affascinano hanno tutti in comune l’essere accompagnati da colonne sonore perfette per la storia e la narrazione. Non penso che potrei mai sostituirmi a nessuno di questi compositori, ma cerco di imparare più che posso da loro e trovare un suono che mi rappresenti, sperando di poter rendere giustizia ai film a cui lavoro come loro hanno fatto con i film a me cari.

Con quale regista ti piacerebbe collaborare e perché?

Il rapporto con i registi e l’incontro delle menti artistiche è ciò che determina il percorso e la buona riuscita del mio lavoro. Come in ogni incontro, bisogna ascoltare l’altro e creare un rapporto a livello personale oltre che professionale. Stimo il talento di tanti registi, anche mostri sacri stranieri, così come italiani, ma mi è difficile rispondere senza conoscerli di persona, aver parlato di arte, cinema e musica…magari davanti ad un buon bicchiere di vino.

Progetti futuri?

Ci sono due nuovi progetti sui quali sto concentrando le mie energie, e tre conclusi in questo ultimo anno che non hanno ancora incontrato il pubblico. La mia passione per la musica per immagini mi suggerisce di continuare ad impegnarmi nella composizione di colonne sonore, ma sto avendo il piacere di collaborare frequentemente a progetti di cantautori ed altri compositori.